E verranno i biellesi ad assalire Gaeta con le loro Land Rover

Biella è una città strana, si dice. Biella è una città smorta, tranquilla, discreta, in cui la gente preferisce non dar segno di sé.
Può darsi.
Però venerdì sera, col corpo del sindaco uscente ancora caldo -  e sono certo fosse caldo perché cenava di fianco al sottoscritto – nel quartiere gioiello della città, nel salotto storico del Piazzo fino a ieri tutelato dal parcheggio selvaggio dalla Ztl, si è visto quanto discreta sia la città, quanto fare discorsi generici sui biellesi in quanto quantità indistinta di persone non abbia senso.
Lo dico perché a un certo punto, nel quartiere, lo stesso in cui io per inciso abito, a un certo punto sono arrivati i ganassa, gli sboroni, quelli a cui evidentemente nessuno ha mai spiegato che in quanto biellesi dovrebbero essere discreti. E hanno sbattuto in bella vista le loro Land Rover, le loro Toyota in piazza Cisterna, spazio liberato dalle brutture metallizzate per essere resitituito al piacere della vista e della frequentazione umana. Non era mai successo negli anni precedenti, non si erano mai azzardati così sfacciatamente e così numerosi. Ora lo hanno fatto perché hanno vinto, e per dimostrare, non tanto discretamente, che adesso comandano loro.

(Poi, per fortuna è arrivato un esercito di vigili ancora fedeli al vecchio Re e li ha presi a calci nel culo. Ma sarà l’ultima volta che capita)