Prima giornata da sindaco di Dino Gentile, il neo eletto primo cittadino di Biella del centrodestra. Dopo la grande gioia di lunedì sera, quando è arrivata la conferma della sua vittoria al primo turno, intorno alle 3 il nuovo sindaco ha voluto immediatamente rendere omaggio al prefetto di Biella Narcisa Brassesco, accompagnato dal senatore Pichetto. Poi si è lasciato andare a qualche moderato festeggiamento con pochi amici e con alcuni esponenti del suo partito. Ritrovo dell’improvvisato convivio è stata la pizzeria di Luigi Apicella, confermato consigliere comunale del Pdl. Intanto il suo telefonino continuava a squillare, e per tutti Gentile ha avuto un saluto e un ringraziamento per il sostegno dimostrato. Il mattino dopo non c’è stato tempo di indugiare per riposarsi. Verso le 10 Gentile ha iniziato un giro istituzionale per presentarsi alle autorità cittadine. Ha dapprima fatto visita al questore Giuseppe Poma, anche in onore del proprio padre, maresciallo di pubblica sicurezza a Biella per quasi trent’anni. Il nuovo sindaco ha spiegato di volere instaurare una forte collaborazione con le forze dello Stato che garantiscono, nello spirito del loro servizio, la sicurezza dei cittadini. Alla visita in questura è seguita quella al comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri colonnello Giuseppe Arrigo, ed al comandante della Guardia di Finanza Salvatore Barca. Gentile ha poi portato il suo saluto alla Polizia Penitenziaria, ai corpi della Forestale e dei Vigili del Fuoco. Una prima visita anche agli uffici comunali di palazzo Pella ed al comando della Polizia municipale. Il mandato del nuovo sindaco inizia quindi nel segno del rispetto e della collaborazione con le istituzioni dello Stato.
Il Biellese, 9 maggio 1939
Per noi il premio è ancora più ambito: è la prima volta che il Duce viene ufficialmente nella nostra regione! Egli viene a guardare negli occhi questo popolo di lavoratori forti e tenaci e tutti sanno con quale particolare gioia il Fondatore dell’Impero ama trovarsi tra le popolazioni fasciste dove più intenso è il ritmo del lavoro, con quale particolare affetto Egli ama scendere in mezzo ai lavoratori. Cattolici biellesi, nella esultanza di tutto il nostro popolo per la desiderata visita di Colui che tanto fortemente governa le sorti del nostro Paese, noi cattolici siamo fieri di salutare in Lui il Fondatore dell’Impero e il restauratore dei valori spirituali della Nazione. La visione e la comprensione dei grandi meriti che il Duce reca nella Sua diuturna e titanica fatica per l’Italia s’aggiunge in noi al precetto cristiano che ci ispira i sensi di devota fedeltà all’Autorità che ci governa. Porgiamo al Duce il nostro fervido saluto con la volontà sincera di continuare a mettere al servizio del bene comune, nella profonda coscienza del nostro dovere, le nostre migliori energie mentre invochiamo sopra di Lui e sulla diletta Patria nostra le divine benedizioni. (Fonte, Storia900BiVc.it)
ma chi cazzo la scritto il pezzo del Biellese? Ciao. Edo.
Non è firmato. Io avrei almeno usato uno pseudonimo, chessò, Littorio Ducio Rizzi Aiazzi.
e allora direi che hanno fatto cut&paste del comunicato stampa dello staff del neo-sindaco (che io non so chi sia)…
probabilmente, un atto ancora più colpevole dell’aver compitato un “articolo” siffatto.
m.c.
No, quest’ultima la escludo compleamente. Qualcuno si è davvero messo lì di buzzo buono e l’ha scritto.