Il meccanismo è questo: un giornale scrive una stronzata, e sa che trattasi di una stronzata un minuto dopo che le copie sono arrivate in edicola. Nei numeri successivi, avendo pochissima stima in coloro che le notizie le leggono per davvero, e non essendo per nulla interessato non dico a incrementarle, quelle persone, ma almeno a tenersele, il giornale reitera la stronzata, scrivendo "forse". Col "forse", il giornale pensa di lavarsi la coscienza. Se scrivi che succederà una cosa, e poi scrivi "forse", e quella cosa poi non succede, pensi di esserti messo al riparo da eventuali critiche. Dopotutto, hai scritto "forse".
E’ un trucchetto, e credo che un tempo funzionasse, più o meno quando le strade erano illuminate dalle lampade a gas. Oggi no, secondo me, e i giornali perdono copie e l’interesse delle persone: ma se chiedete a un addetto ai lavori se secondo lui le cose – le stronzate e i lettori in meno – siano collegate, morirà disidratato blaterando di formati, quadricromia e target differenziati prima di ammetterlo.
Pensare che per avere più lettori potrebbe servire fare giornali migliori, più onesti verso le stronzate che scrivono, è per loro inconcepibile. Questo perché giornalismo e marketing sono ormai mortalmente abbracciati, tra creativi che non capiscono un cazzo di informazione e giornalisti che non capiscono un cazzo di marketing.
Tutto questo per dire che mercoledì è appena finito, e Berlusconi non è venuto a Biella: i giornali lo avevano annunciato esattamente una settimana fa, ma avevano anche avuto la certezza che si trattava di una bufala che l’inchiostro era ancora fresco. Ma piuttosto che dare un po’ di credito ai lettori e scrivere che gli elementi che avevano scatenato quel roboante annuncio non erano più validi, hanno preferito baloccarsi con una salva di "forse" lunga una settimana.
Così, l’unico posto in tutto il Biellese in cui si è potuto leggere quel che poi è successo - cioè che Berlusconi non sarebbe venuto – è stato questo.
Popolino rulla, giornali locali zero tituli. Ricordatevene quando sarete nella gabina elettorale.
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queste sono davvero le cose che non capisco del giornalismo locale.
quasi quasi vien voglia di chiedergli il perché, domanda secca, risposta secca.
Etica dell’informazione? Ma c’e’ posto per qualcosa di diverso?
ez
il che non stupisce, ai tempi della crisi Fila l’unto dal signore, ma sopratutto dalla Rasini, aveva detto “salvare Biella? Ma se è in Africa” ;
un saluto ai neoterzomondisti
Ma davvero ha detto una cosa simile? Ragazzi…
eh si, sto cercando un qualche cartaceo o digitale dell’epoca…
la poca memoria fotte duro ed addormenta le coscienze