4 MAGGIO 2009

Doonesbury in pilloloni

0.jpgQuelli di Black Velvet si sono imbarcati in un’impresa titanica: la raccolta integrale di tutte le strisce di Doonesbury, dal 1970 ad oggi, recuperando anche quel materiale che non è stato mai tradotto nè ristampato, o è difficilmente reperibile. Il piano è quello di pubblicare due volumi e quattro annate all’anno: il primo volume è già uscito, e merita.
Scritto e disegnato da Garry B. Trudeau – maluccio, come ironicamente dice lui stesso – Doonesbury è la più famosa striscia a tema politico e sociale di sempre, premiata col Pulitzer nel 1975. Pubblicata su un gran numero di quotidiani da costa a costa, e da riviste in tutto il mondo, ha ottenuto un gran numero di riconoscimenti e ha saputo spostare continuamente oltre i soliti confini il ruolo della satira. I suoi personaggi – alcuni ispirati a persone reali – sono rimasti più o meno gli stessi dal ’70 ad oggi, invecchiando e modificandosi mentre cambiava il mondo intorno a loro. Tutti i Presidenti hanno avuto a che fare con Doonesbury, rassegnati a dover accettare benevolmente gli sberleffi di una serie così amata. Droga, omosessualità, emancipazione femminile, Aids e guerra sono stati trattati da Trudeau man mano che divenivano temi importanti per la società americana, talvolta suscitando polemiche e censure, ma ritornando sempre in edicola sull’onda delle proteste dei lettori.
Ospitato sul sito di Slate, in Italia Doonesbury è da sempre pubblicato sul mensile Linus, e per molto tempo fu tradotto, in modo eccellente, da Enzo Baldoni, il giornalista italiano rapito e ucciso dai fondamentalisti in Iraq nel 2004.

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