E’ morto James Ballard (sul Manifesto un bel ritratto), il William Burroughs della fantascienza.
Di lui voglio ricordare, in particolare, la sera in cui andai al cinema per vedere il film che Cronenberg aveva tratto da uno dei suoi romanzi più celebri e duri, Crash.
Rammento che, mentre tutti gli altri spettatori urlavano "che schifo", "cos’è sta roba" e abbandonavano la sala, io pensavo: chi ha immaginato tutto questo deve essere un genio.
Crescendo, ho poi scoperto che c’erano altri, a pensarla come me.
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