La visita di Napolitano sui luoghi del terremoto e le sue parole sicuramente sentite mi hanno ricordato un’analisi molto brillante che ho sentito qualche sera fa durante una conferenza. Il costume per cui i nostri capi di Stato della Repubblica visitano i luoghi di un disastro e parlano dando voce al pensiero comune, al cosiddetto sentimento nazionale, è nato infatti con Sandro Pertini.
Io ero bimbetto, vedevo il vecchio partigiano in tivù e lo adoravo: come quasi tutti, penso. Ora che son cresciuto però sono a conoscenza del fatto che Pertini fu scelto per il Quirinale con lo scopo di riavvicinare alle istituzioni gli italiani sempre più disillusi, dopo lo scandalo di Leone e un decennio pesante in tutto, dagli scandali al terrorismo.
Il fatto che lui si presentasse come presidente ma poi parlasse "delle colpe dello Stato", come se si riferisse a qualcun’altro, in effetti era ben strano, e molto discutibile.
Ma funzionava, così l’abitudine ha preso piede, e resiste tuttora.
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