Nutrivo grandi speranze che Meghan McCain iniziasse a prendere le redini dell’attività di famiglia, vista anche l’età dei genitori. Ma in realtà stavo pensando all’azienda distributrice della birra Budweiser che sua madre Cindy aveva ereditato dal padre Jim Hensley: 23 milioni di confezioni vendute all’anno per 340 milioni di dollari di ricavi, niente male insomma per assicurare un futuro prospero a una giovane donna. Visto anche il suo blog un po’ frivolo, contavo davvero che Meghan si desse agli alcolici (in senso buono, si intende).
Invece, eccola incamminarsi sulle orme del padre John realizzando per il Daily Beast un’accorata analisi degli errori che i Repubblicani dovrebbero evitare se vogliono riconquistare Congresso e Casa Bianca.
A questo punto non mi stupirebbe ritrovarla entro qualche anno sui manifesti elettorali: in fondo dopo Sarah Palin tutto è possibile.
Nella foto a lato, una pensosa Meghan in un possibile esempio di comunicazione elettorale molto forte, adatta in particolare ai consumatori di birra. Evidentemente, il corredo genetico maverick non si è annacquato.
Let me be clear: no one wants the Republican Party to succeed more than I do. I spent nearly two years on the road during my father’s presidential campaign, in my early twenties, surrounded by hygienically deficient, middle-aged political strategists traveling on a bus whose bathroom was almost always clogged. I did everything I could possibly think of to help get my father elected president. During that time, I admittedly realized conservatives’ failure to communicate effectively with my generation. But I also completely fell in love with the party, and started to understand why its core ideals better defined me than those of the Democrats.