Negli Stati Uniti già ci provò, e molto ci riuscì, Franklin D. Roosevelt, che solo la morte nel 1945 seppe fermare, ma che pure prima riuscì a ingessare il Paese dentro una camicia di forza nella cui trama si annodavano i fili del sindacalismo, della grande industria, del grande potere economico-finanziario, dei grandi media. E forse peggio ancora fece l’idolo di Obama, quell’Abraham Lincoln che non fu affatto lo stinco di santo che i nostri libri di testo sgangherati e attardati su se stessi ci raccontano. Lincoln ribaltò come un calzino le istituzioni USA su se stesse, facendosi padrone della patria e non padre.
Il peggior articolo letto da un bel po’ di tempo in qua, di Marco Respinti sul Domenicale, che suscita tutte la gamma di reazioni del caso, da "ma senti da che pulpito" a "che cavolo stai dicendo, Willis?".
Il Domenicale, per quelli che leggono anche le cose con cui non si trovano d’accordo ma a differenza del sottoscritto si risparmiano di scendere tanto in basso, è il settimanale fondato da Marcello Dell’Utri.