Potevano stupirci con effetti speciali. E infatti.

I prodotti della Apple sono una fonte assicurata di spunti (anche negativi, ultimamente). Il suo impatto sul design, ad esempio: ci sono realizzazioni di Le Corbusier così vecchie che già è scaduto il copyright, eppure non sono ancora così acquisite da poter essere definite mainstream. I prodotti Apple, invece, sono allo stesso tempo immediatamente popolari e rivoluzionari, tanto da spingere da subito i suoi concorrenti ad adeguarsi.
L’iPhone è l’esempio supremo: non ho mai visto legioni di designer o aspiranti tali affollare la rete con le loro ipotesi di come sarà la prossima Opel Astra. Invece, nei mesi precedenti l’uscita di un nuovo melafonino il web diventa tutto un pullulare di concept più o meno amatoriali, l’ultimo dei quali l’ho visto oggi su Mac Blog.
Tutto questo per dire che, senza nessun motivo in particolare, quando ancora non si sapeva neppure se la Apple avrebbe prodotto telefoni, avevo raccolto tutte le immagini delle ipotesi di iPhone che avevo trovato in giro (quelle nel puzzle qui sopra). Alcuni concept sono un po’ banali, alcuni interessanti, altri ironici, ma la cosa veramente incredibile è che nessuno di questi era andato abbastanza in là con l’immaginazione da azzeccare quanto radicale sarebbe stato l’approccio di Steve Jobs e soci.