Ho letto che con l’occasione del cinquantennale della bossa nova, il Brasile è entrato in una fase di celebrazione permanente. Quando ho visitato Rio, l’hotel in cui stavo era giusto davanti alla spiaggia di Ipanema, e a cento metri da dove un tempo sorgeva il Veloso, il bar in cui è stata scritta una delle canzoni più belle di sempre. Al posto del bar, oggi, un ristorante-museo che ammicca ai turisti, che si chiama ovviamente La garota de Ipanema, e che è molto diverso dal localino davanti cui agli inizi degli anni ’60, l’allora quindicenne Heloísa Eneida Menezes Paes Pinto, detta Helo, passava per comprare le sigarette alla madre: una morettina esile e dalla pelle chiara, che all’epoca si distingueva da tante ragazze dalla pelle cacao di quella città, quanto Giselle Bundchen si distingue oggi dalle sue conterranee.
Dai tavolini del Veloso, Vinicius De Moraes scrisse che era “la cosa più bella” che avesse “mai visto passare”. Tom Jobim ne compose l’accompagnamento e in seguito, soprattutto grazie all’interessamento per la musica carioca del jazzista americano Stan Getz, ne scaturì un successo incredibile e uno dei pezzi più formidabili del secolo passato. Inizialmente anonima, Helo divenne poi una musa universale quando De Moraes rivelò l’identità della “garota”. Lei, che coltivava ambizioni artistiche, e che pare a un certo punto fosse desiderata sia da Vinicius che da Tom, finì invischiata in un matrimonio con un uomo benestate ma soffocante: oggi possiede alcune attività, è laureata in giornalismo e dal 2001 studia giurisprudenza, e coltiva il suo sogno presentando un programma a tema legale su una tivù paulista, perché da qualche tempo ha lasciato la pazzia di Rio per la frenesia di San Paolo.
Helo conserva ancora quell’aria da quartieri alti di quando abitava in Montenegro Street, anche se a 63 anni non è più “a coisa mais linda”: ciò malgrado, nel 1987 aveva posato per Playboy e nel 2003 si è ripetuta in coppia con la figlia Ticiane, che pare essere divenuta davvero molto popolare in Brasile. Senza che, purtroppo per lei, un Vinicius ne abbia tratto ispirazione per dedicarle una bella canzone.
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